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Ogni kit “ELVINGTON 66” è un pezzo unico, realizzato a mano in una serie limitata e numerata zero/29, commercializzato direttamente dalla Casa Madre Ancillotti Motorcycles.
Tutte le elaborazioni sono eseguite artigianalmente e possono presentare delle imperfezioni dovute al processo di lavorazione manuale del prodotto.
I concept grafici sono realizzati dall’Ufficio Stile Ancillotti con la consulenza del fondatore storico del Marchio, Alberto Ancillotti, che ha siglato con la sua firma ogni kit di trasformazione.
Le grafiche sono eseguite con la tecnica dell’aerografia, hand-made in Florence, Mau Design, specialista che realizza grafiche sui caschi di molti piloti del Moto GP.
Le fasi di realizzazione del kit “ELVINGTON 66” iniziano con la spianatura delle poppe, della plancia e del nasello, seguono poi la stesura in aerografia delle grafiche, due mani di vernice catalizzata trasparente lucida, un’ultima carteggiatura e una mano finale di vernice catalizzata, opaca o lucida, a seconda della finitura del kit.
La scritta “ELVINGTON 66” di alluminio, è fresata, burattata e spazzolata, le targhette sono stampate in alluminio sublimatico.
Tutte le lavorazioni sono eseguite a mano nel territorio fiorentino con filiera certificata.
Il kit è corredato di un certificato di garanzia e autenticità in formato cartaceo e digitale, consultabile sul sito
www-ancillotti.com/kit-scooter, dove sono riportati il numero del telaio della Lambretta trasformata Ancillotti e la data di realizzazione del kit con la relativa scheda delle specifiche di customizzazione.
Sul kit “ELVINGTON 66” è apposta una targhetta in alluminio che identifica il kit e il numero, limited edition, con la firma di Alberto Ancillotti punzonata a mano.

Ogni kit “MONZA 65” è un pezzo unico, realizzato a mano in una serie limitata e numerata zero/100, commercializzato direttamente dalla Casa Madre Ancillotti Motorcycles. Tutte le elaborazioni sono eseguite artigianalmente e possono presentare delle imperfezioni dovute al processo di lavorazione manuale del prodotto. I concept grafici sono realizzati dall’Ufficio Stile Ancillotti con la consulenza del fondatore storico del Marchio, Alberto Ancillotti, che ha siglato con la sua firma ogni kit di trasformazione. Le grafiche sono eseguite con la tecnica dell’aerografia, hand-made in Florence, Mau Design, specialista che realizza grafiche sui caschi di molti piloti del Moto GP. Le fasi di realizzazione del kit “MONZA 65” iniziano con la spianatura delle poppe e del nasello, seguono poi la stesura in aerografia delle grafiche, due mani di vernice catalizzata trasparente lucida, un’ultima carteggiatura e una mano finale di vernice catalizzata, opaca o lucida, a seconda della finitura del kit.
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Torna la mitica “Lambretta Ancillotti Sprint” dei world records!!! Agli inizi degli anni sessanta Ancillotti era un’officina meccanica specializzata in elaborazioni di go-kart da gara, moto e scooter Lambretta Innocenti, operante nello storico quartiere di San Frediano a Firenze. Dopo le numerose vittorie con i kart e il record del mondo di velocità sul circuito di Monza nel 1965, la Scuderia Ancillotti elaborò una Lambretta Innocenti modello LI 1° serie che farà la storia, la famosa “Lambretta Ancillotti Special 250 c.c.”. Sul tracciato di Elvington Airfield, Yorkshire (Inghilterra) il 15 e 16 ottobre del 1966 al National Sprint Association’s Official World’s Record meeting, Ancillotti stabilì i 2 nuovi records del Mondo, ad oggi ancora imbattuti, sul quarto di miglio allo standing start run 2 west-east con il tempo di 14.941 secondi con la miglior velocità media di 60 miglia orarie, pari a 96,561 chilometri orari, e sul chilometro lanciato standing start run 7, east-west con il tempo di 29.293 secondi con la miglior velocità terminale di 106 miglia orarie, pari a 170,59 chilometri orari. Il pilota era Alberto Ancillotti, figlio del fondatore Gualtiero. La Scuderia Ancillotti per l’evento fu sponsorizzata dalla Nannucci Accessory Company of London. Per aumentare le prestazioni l’Officina G. Ancillotti di Firenze aveva realizzato un’inconfondibile marmitta poi prodotta in serie che diventerà, dopo la conquista dei due record del Mondo, un vero e proprio oggetto cult, ricercata dai lambrettisti di tutta Europa, soprattutto inglesi. Oltremanica erano gli anni dei Mods e delle scorribande con gli scooter truccati. La Lambretta Ancillotti dei Record era dotata di un contagiri per competizione della marca Veglia Borletti S.p.a., posto appena di sotto al manubrio fissato con una staffa direttamente sul telaio. Venne poi tolto il serbatoio di serie in metallo della benzina e sostituito con una stagna di plastica per alleggerire la Lambretta. La stagna conteneva poco meno di un litro di carburante, quanto bastava per percorrere a tutto gas almeno un chilometro di pista. Venne creata una nuova sella, sagomata per una posizione più aerodinamica, foderata in pelle di colore marrone chiaro, costruita usando una lastra sottile di ferro. Venne realizzato un codino posteriore in lamiera di alluminio, dello spessore di un millimetro per ridurne il peso, sagomato e lattonato a mano per essere adattato alla sella. Le pedane, la coppettina paraolio e il paracalore della marmitta furono anch’essi realizzati in lamiera di alluminio battuta per alleggerire il mezzo. Di seguito alcuni dati tecnici del motore della Lambretta Ancillotti dei Record presi dalla rivista Motociclismo del 1966: cilindrata 250 c.c., alesaggio 66,4, corsa 58, diagramma di distribuzione modificato, testa a turbolenza con pianta a goccia, rapporto di compressione 10,5, carburatore Dell’Orto SS 35 B modificato, potenza dichiarata 28 cv a 8000 rpm, alimentazione a benzina super con olio a 6%, volani elaborati e lucidati, scarico con diametro maggiorato, marmitta ad espansione elaborata, rapporti di trasmissioni della Lambretta 175 tv, forcella modificata e dotata di due ammortizzatori di sterzo telescopici. Il kit elaborazione Ancillotti della nuova Lambretta “ELVINGTON 66” richiama ed omaggia lo stile ed il design corsaioli di allora. Il kit è realizzato interamente a mano con maestria artigianale nel territorio fiorentino in edizione limitata e numerata zero/29.

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SCHEDA SPECIFICHE CUSTOMIZZAZIONI ANCILLOTTI KIT “ELVINGTON 66”.
(base Lambretta gialla)

1) POPPA DESTRA: grafica Ancillotti Motorcycles, ogni pezzo è aerografato a mano Mau Design e firmato all’interno.

2) POPPA DESTRA: scritta “Elvington 66” in alluminio fresato, burattato e spazzolato a mano, lunghezza 15 cm, spessore 1,5 mm, rivettata.

3) POPPA SINISTRA: grafica Ancillotti Motorcycles, ogni pezzo è aerografato a mano Mau Design e firmato all’interno.

4) POPPA SINISTRA: scritta “Elvington 66” in alluminio fresato, burattato e spazzolato a mano, lunghezza 15 cm, spessore 1,5 mm, rivettata.


5) PLANCIA: grafica Ancillotti Motorcycles, ogni pezzo è aerografato a mano Mau Design e firmato all’interno.


6) NASELLO: grafica Ancillotti Motorcycles, ogni pezzo è aerografato a mano Mau Design e firmato all’interno.


7) PARAFANGO ANTERIORE: targhetta ovale “Ancillotti Firenze via Santa Monaca” in alluminio sublimatico, lunghezza 8 cm, altezza 4,5 cm, spessore 0,5 mm, logo di colore blu, rivettata sulla parte frontale del parafango.

8) PARAFANGO POSTERIORE: targhetta rettangolare “Ancillotti 1966 Firenze via Santa Monaca” in alluminio sublimatico, lunghezza 9 cm, altezza 3 cm, spessore 0,5 mm, scritta nera/rossa, rivettata sulla parte superiore del parafango.

9) SPORTELLO PORTAOGGETTI: targhetta in alluminio naturale, lunghezza 9,5 cm, altezza 4 cm, spessore 1,5 mm, con punzonature serie kit numerazione zero/29 e firma di Alberto Ancillotti, rivettata sullo sportello.

10) SOTTO SELLA (telaio): targhetta quadrata “Ancillotti marchio storico MISE numeri 29, 126, 128, 402 e 732” in alluminio sublimatico, lato 4,5 cm, spessore 0,5 mm, logo di colore bianco, rivettata sul telaio.

11) LEVE FRENI: leve fresate dal pieno, in alluminio 6082, anodizzato color alluminio naturale, con sistema anti-rottura, scritta e logo “Ancillotti” incisi a laser, lunghezza leva destra 13,5 cm, lunghezza leva sinistra 15,5 cm.

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Ancillotti is an Italian brand listed by the Ministry of Economic Development (MISE) in the Special Register of Historical Marks of National Strategic Interest under numbers 29-126-128-402-732.

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