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Ogni kit “SCARAB” è un pezzo unico, realizzato a mano in una serie limitata e numerata zero/29, commercializzato direttamente dalla Casa Madre Ancillotti Motorcycles.
Tutte le elaborazioni sono eseguite artigianalmente e possono presentare delle imperfezioni dovute al processo di lavorazione manuale del prodotto.
I concept grafici sono realizzati dall’Ufficio Stile Ancillotti con la consulenza del fondatore storico del Marchio, Alberto Ancillotti, che ha siglato con la sua firma ogni kit di trasformazione.
Le grafiche sono eseguite con la tecnica dell’aerografia, hand-made in Florence, Mau Design, specialista che realizza grafiche sui caschi di molti piloti del Moto GP.
Le fasi di realizzazione del kit “SCARAB” iniziano con la spianatura delle poppe e del nasello, seguono poi la stesura in aerografia delle grafiche, due mani di vernice catalizzata trasparente lucida, un’ultima carteggiatura e una mano finale di vernice catalizzata, opaca o lucida, a seconda della finitura del kit.
La scritta “SCARAB” di alluminio, è fresata, burattata e spazzolata, le targhette sono stampate in alluminio sublimatico.
Tutte le lavorazioni sono eseguite a mano nel territorio fiorentino con filiera certificata.
Il kit è corredato di un certificato di garanzia e autenticità in formato cartaceo e digitale, consultabile sul sito www-ancillotti.com/kit-scooter, dove sono riportati il numero del telaio della Lambretta trasformata Ancillotti e la data di realizzazione del kit con la relativa scheda delle specifiche di customizzazione.
Sul kit “SCARAB” è apposta una targhetta in alluminio che identifica il kit e il numero, limited edition, con la firma di Alberto Ancillotti punzonata a mano.

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SCHEDA SPECIFICHE CUSTOMIZZAZIONI ANCILLOTTI KIT “SCARAB”.
(base Lambretta gialla)
1) POPPA DESTRA: grafica Ancillotti Motorcycles, ogni pezzo è aerografato a mano Mau Design e firmato all’interno.
2) POPPA SINISTRA: grafica Ancillotti Motorcycles, ogni pezzo è aerografato a mano Mau Design e firmato all’interno.
3) PLANCIA: scritta “Scarab” in alluminio fresato, burattato e spazzolato a mano, lunghezza 9,5 cm, spessore 1,5 mm, rivettata sul lato sinistro della plancia.
4) PLANCIA: targhetta tonda “Ancillotti Motorcycles Made in Italy Firenze” in alluminio sublimatico, diametro 7 cm, spessore 0,5 mm, logo multicolor, rivettata sul lato sinistro della plancia.
5) PARAFANGO POSTERIORE: targhetta rettangolare “Ancillotti” in alluminio sublimatico, lunghezza 9 cm, altezza 3 cm, spessore 0,5 mm, logo nero, rivettata sulla parte superiore del parafango.
6) COPRIMARMITTA: targhetta rettangolare “PAT Special Motorcycles Product” in alluminio sublimatico, lunghezza 8 cm, altezza 4 cm, spessore 0,5 mm, logo di colore nero, rivettata sul coprimarmitta.
7) SPORTELLO PORTAOGGETTI: targhetta in alluminio naturale, lunghezza 9,5 cm, altezza 4 cm, spessore 1,5 mm, con punzonature serie kit numerazione zero/29 e firma di Alberto Ancillotti, rivettata sullo sportello.
8) SOTTO SELLA (telaio): targhetta quadrata “Ancillotti marchio storico MISE numeri 29, 126, 128, 402 e 732” in alluminio sublimatico, lato 4,5 cm, spessore 0,5 mm, logo di colore bianco, rivettata sul telaio.
9) LEVE FRENI: leve fresate dal pieno, in alluminio 6082, anodizzato color alluminio naturale, con sistema anti-rottura, scritta e logo “Ancillotti” incisi a laser, lunghezza leva destra 13,5 cm, lunghezza leva sinistra 15,5 cm.
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Il nome Scarab fu scelto da Alberto Ancillotti perché “c’era una macchina inglese che mi piaceva e il nome suonava bene“, l’effige dello scarabeo ad ali aperte fu ripreso nel Marchio, dal portale in pietra serena della “ghiacciaia” de’ Medici sul viale dalle Cascine di Firenze. Il Marchio Ancillotti con il suo iconico scarabeo, dalla fine degli anni sessanta alla metà degli anni ottanta, ha prodotto più di 40’000 esemplari di moto in più di 100 modelli tra Cross, Enduro, Trial, Regolarità e Competizione oltre ai ciclomotori. La più famosa e desiderata era, ieri come oggi, la Scarab nelle cilindrate 50 e 125 c.c., l’oggetto dei desideri di tutti i ragazzi dell’epoca e anche la più costosa sul mercato. La “Scarab” venne allestita, nel 1968, quale elaborazione della Beta Cross Special, nelle cilindrate di 50 e 100 cm³. L’inaspettato successo di vendite convinse Gualtiero Ancillotti fondatore dell’omonimo Marchio, ed i figli Alberto e Piero, a tentare il salto di qualità e passare da elaboratore a costruttore di moto, iniziando la produzione delle prime “Scarab”, basate su propulsori a due tempi e telai forniti dalla Beta ed opportunamente modificati. Nel 1970 la “Scarab” venne completamente rinnovata nella ciclistica e dotata di motori Sachs 50 e 125 cm³, nelle versioni regolarità, cross e competizione. La potenza del motore, la buona scelta dei materiali e componenti d’assemblaggio artigianali, oltre alle numerose vittorie sui campi di gara, fecero subito della “Scarab” una delle moto più desiderate dai quattordicenni (non ancora patentati) e dai sedicenni neopatentati italiani, anche se l’elevato prezzo di listino contribuì non poco a limitare il numero degli esemplari venduti. Del resto, le potenzialità produttive della fabbrica erano fortemente condizionate dalla tipologia costruttiva semi-artigianale e le liste d’attesa per la consegna della moto che tutti volevano, nei primi anni settanta, rischiavano di apparire quasi biblici all’impaziente clientela. Nel 1972 fu presentato l’ulteriore aggiornamento della “Scarab” con l’adozione dell’elegante serbatoio romboidale, detto “rombo“, che per alcune versioni rimase inalterato fino al 1982, anno in cui uscì di produzione. Pochi i difetti imputabili, data l’eccellente qualità della componentistica. Nel corso della sua lunga carriera la “Scarab”, anche per renderne più accessibile il prezzo, venne equipaggiata con diverse motorizzazioni. Oltre all’iniziale motore Beta ed al classico Sachs, furono impiegati propulsori Franco Morini, Minarelli, Hiro e Villa. Da sempre, una delle particolarità costruttive ed estetiche che contraddistingue il Marchio Ancillotti, oltre alle linee degli inconfondibili serbatoi e al caratteristico colore giallo Ancillotti Scarab 496, riferimento ASI Lechler Anc.2, è l’uso dell’alluminio spazzolato, ripreso anche oggi sulle performanti bici MTB da competizione, Scarab, FRY, Tomaso, Scarab 27,5, Scarab EVO 29 e Scarab EVO 29 SB da Enduro e Downhill. L’attenta lavorazione, rigorosamente fatta a mano, ha sempre conferito ai mezzi Ancillotti un gusto ricercato ed unico, un vero prodotto hand-made in Italy. La versione “SCARAB” della nuova Lambretta kittata Ancillotti, richiama il colore dell’ iconico serbatoio di questo intramontabile modello di moto. Il kit “SCARAB” è realizzato a mano con maestria artigianale nel territorio fiorentino in edizione limitata e numerata zero/29.
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