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Ogni kit “MONZA 65” è un pezzo unico, realizzato a mano in una serie limitata e numerata zero/29, commercializzato direttamente dalla Casa Madre Ancillotti Motorcycles.
Tutte le elaborazioni sono eseguite artigianalmente e possono presentare delle imperfezioni dovute al processo di lavorazione manuale del prodotto.
I concept grafici sono realizzati dall’Ufficio Stile Ancillotti con la consulenza del fondatore storico del Marchio, Alberto Ancillotti, che ha siglato con la sua firma ogni kit di trasformazione.
Le grafiche sono eseguite con la tecnica dell’aerografia, hand-made in Florence, Mau Design, specialista che realizza grafiche sui caschi di molti piloti del Moto GP.
Le fasi di realizzazione del kit “MONZA 65” iniziano con la spianatura delle poppe e del nasello, seguono poi la stesura in aerografia delle grafiche, due mani di vernice catalizzata trasparente lucida, un’ultima carteggiatura e una mano finale di vernice catalizzata, opaca o lucida, a seconda della finitura del kit.
La scritta “MONZA 65” di alluminio, è fresata, burattata e spazzolata, le targhette sono stampate in alluminio sublimatico.
Tutte le lavorazioni sono eseguite a mano nel territorio fiorentino con filiera certificata.
Il kit è corredato di un certificato di garanzia e autenticità in formato cartaceo e digitale, consultabile sul sito 
www-ancillotti.com/kit-scooter, dove sono riportati il numero del telaio della Lambretta trasformata Ancillotti e la data di realizzazione del kit con la relativa scheda delle specifiche di customizzazione.
Sul kit “MONZA 65” è apposta una targhetta in alluminio che identifica il kit e il numero, limited edition, con la firma di Alberto Ancillotti punzonata a mano.

Ogni kit “MONZA 65” è un pezzo unico, realizzato a mano in una serie limitata e numerata zero/100, commercializzato direttamente dalla Casa Madre Ancillotti Motorcycles. Tutte le elaborazioni sono eseguite artigianalmente e possono presentare delle imperfezioni dovute al processo di lavorazione manuale del prodotto. I concept grafici sono realizzati dall’Ufficio Stile Ancillotti con la consulenza del fondatore storico del Marchio, Alberto Ancillotti, che ha siglato con la sua firma ogni kit di trasformazione. Le grafiche sono eseguite con la tecnica dell’aerografia, hand-made in Florence, Mau Design, specialista che realizza grafiche sui caschi di molti piloti del Moto GP. Le fasi di realizzazione del kit “MONZA 65” iniziano con la spianatura delle poppe e del nasello, seguono poi la stesura in aerografia delle grafiche, due mani di vernice catalizzata trasparente lucida, un’ultima carteggiatura e una mano finale di vernice catalizzata, opaca o lucida, a seconda della finitura del kit.
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Nella storia di ogni Casa automobilistica e motociclistica esiste da sempre una particolare attrazione per il mondo delle corse, dalle competizioni alle gare sui circuiti a quelli in salita, dai Gran Premi agli sprint, ai record di velocità o di durata. In ambito motociclistico nel 1965 anche Ancillotti ha voluto dimostrare al mondo di esserci. Agli inizi degli anni sessanta, la Ditta Ancillotti era una officina meccanica di preparatori nell’operoso quartiere fiorentino di San Frediano; sull’insegna della bottega c’era la scritta: “Officina - Specialità Moto - G. Ancillotti - Firenze - via Santa Monaca 8 rosso“. Dopo le prime elaborazioni sulle moto WLA, le Harley Davidson del dopoguerra, aveva infatti modificato il telaio da rigido ad elastico, idea tanto geniale che fu ripresa dalla Harley Davidson, guarda caso, l’anno dopo la visita di Ancillotti alla Casa di Milwaukee e dopo gli anni dedicati alle vittoriose elaborazioni di go-kart da gara, moda che veniva dall’America, Ancillotti iniziò ad elaborare con successo anche le Lambrette Innocenti. Le elevate prestazioni di cui erano capaci le Lambrette preparate Ancillotti li convinsero ben presto che avrebbero potuto tentare la scalata ai record del mondo di velocità ed accelerazione per la classe scooter. Il primo tentativo fu fatto sul Circuito di Monza un pomeriggio del 2 dicembre 1965 e fu subito record. La Lambretta che venne portata a Monza era una ex-175 c.c. maggiorata a 200 c.c. sottoposta ad una vigorosa cura rigenerante. Venne spogliata della carrozzeria originale e di tutto quanto poteva essere eliminato per alleggerirla, fu poi rivestita da una carenatura in vetroresina “da velocità”, con la parte inferiore realizzata da Gualtiero Ancillotti battendo a mano le lastre di alluminio. Quel giorno del 65’ partirono da Firenze i fratelli Alberto e Piero Ancillotti e Italo Musolino, meccanico collaudatore della Scuderia Ancillotti, con la Lambretta Speciale 200 c.c. legata sul portapacchi di una Fiat 600. La partecipazione all’evento fu possibile anche grazie all’aiuto del Lambretta Club Italia che in quella mezza giornata riuscì ad affittare l’Autodromo di Monza. In quel giorno di dicembre c’era anche un’altra Lambretta in gara, quella di una ragazza inglese di nome Marlene Parker, che faceva parte della scuderia di Don Noyce, il team inglese con il quale i fiorentini strinsero una forte amicizia. Sarà poi lo stesso Noyce a far conoscere il futuro distributore ufficiale per l’Inghilterra delle Cassette Elaborazione Ancillotti per Lambrette, il fiorentino Nannucci che si era trasferito a Londra già prima della guerra. Sul Circuito di Monza, per tentare il record del Mondo di velocità, a portare in pista la Lambretta Ancillotti erano Alberto e Musolino. Per quella occasione il padre di Alberto, Gualtiero, aveva deciso che il figlio era ancora troppo giovane per gareggiare sull’intero miglio, preferendo così il più esperto Musolino, parente di quel famoso Musolino, brigante italiano, conosciuto come U’re i L’Asprumonti, il re dell’Aspromonte (film del 1950). Quel giorno fu lui a stabilire il record del Mondo di velocità sul chilometro da fermo di 172,200 chilometri orari, mentre il giovanissimo Alberto si limitò al tentativo sul quarto di miglio (402m, ndr). Il kit “MONZA 65” è dedicato a questo storico record stabilito dalla Scuderia Ancillotti ben 60 anni fa. Il kit è realizzato interamente a mano con maestria artigianale nel territorio fiorentino in edizione limitata, firmata Alberto Ancillotti e numerata zero/29.

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SCHEDA SPECIFICHE CUSTOMIZZAZIONI ANCILLOTTI KIT “MONZA 65”.

(base Lambretta bianca)

1) POPPA DESTRA: grafica Ancillotti Motorcycles, ogni pezzo è aerografato a mano Mau Design e firmato all’interno.


2) POPPA SINISTRA: grafica Ancillotti Motorcycles, ogni pezzo è aerografato a mano Mau Design e firmato all’interno.


3) PLANCIA: scritta “Monza 65” in alluminio, fresata, burattata e spazzolata a mano, lunghezza 9,5 cm, spessore 1,5 mm, rivettata sul lato sinistro della plancia.


4) NASELLO: grafica Ancillotti Motorcycles, ogni pezzo è aerografato a mano Mau Design e firmato all’interno.


5) PARAFANGO ANTERIORE: targhetta ovale “Firenze via Santa Monaca” in alluminio sublimatico, lunghezza 8 cm, altezza 4,5 cm, spessore 0,5 mm, logo di colore nero, rivettata sulla parte frontale del parafango.

6) PARAFANGO POSTERIORE: targhetta tonda “Scuderia Ancillotti record Monza 1965” in alluminio sublimatico, diametro 7 cm, spessore 0,5 mm, multicolor, rivettata sulla parte superiore del parafango.


7) SPORTELLO PORTAOGGETTI: targhetta in alluminio naturale, lunghezza 9,5 cm, altezza 4 cm, spessore 1,5 mm, con punzonature serie kit numerazione zero/29 e firma di Alberto Ancillotti, rivettata sullo sportello.

8) SOTTO SELLA (telaio): targhetta quadrata “Ancillotti marchio storico MISE numeri 29, 126, 128, 402 e 732” in alluminio sublimatico, lato 4,5 cm, spessore 0,5 mm, logo colore bianco, rivettata sul telaio.


9) LEVE FRENI: leve fresate dal pieno, in alluminio 6082, anodizzato color rosso, con sistema anti-rottura, scritta e logo “Ancillotti” incisi a laser, lunghezza leva destra 13,5 cm, lunghezza leva sinistra 15,5 cm.

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Ancillotti è un marchio italiano inserito dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) nello Speciale Registro dei Marchi Storici di interesse strategico nazionale ai numeri 29, 126, 128, 402 e 732.

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