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Ancillotti Scarab, il marchio fiorentino ora nel registro del MISE

Il brand Ancillotti è conosciuto in tutto il mondo per la qualità e l’estetica delle sue moto e delle sue biciclette MTB da Cross ed Enduro.

La lunga storia del brand, coronata da numerose vittorie, gli ha permesso di primeggiare ancora una volta: Ancillotti Scarab è infatti il primo marchio di bici e moto ammesso nel Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale del Ministero dello Sviluppo Economico.

Oltre 50 anni di successi

Nel 2019 il MISE, ossia il Ministero dello Sviluppo Economico, ha istituito il Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale, il cui logo, raffigurante l’Italia, può essere utilizzato liberamente dai marchi iscritti.

Non tutti i marchi possono essere ammessi al registro, in quanto vi è un requisito fondamentale da rispettare. Per essere considerati storici devono infatti essere registrati da almeno 50 anni con lo stesso nome.

Ancillotti Scarab rispetta pienamente questo requisito, Per questo è il primo marchio di bici e moto iscritto nel Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale del Mise, con il numero 128.

Ancillotti: dalle elaborazioni alla costruzione di moto

Fin dai primi anni del Novecento, la famiglia Ancillotti ha manifestato il suo interesse per la meccanica.

Tutto ha avuto inizio con l’officina di riparazioni di Ernesto Ancillotti, il quale è riuscito a tramandare la sua passione al figlio Gualtiero.

Quest’ultimo aprì una propria officina nel 1938, a San Frediano, noto quartiere fiorentino. A differenza del padre, non si limitò alle riparazioni, ma si dedicò alle elaborazioni, sfruttando appieno il suo grande ingegno.

Tra le prime moto elaborate rimaste nella storia vi sono le WLA Harley Davidson. Mettendo mano alle sospensioni, Gualtiero realizzo un moderno sistema di ammortizzazione in grado di rende più sicura e agevole la guida dei veicoli.

Toccò poi ad alcuni modelli di Lambretta Innocenti. Due elaborazioni in particolare diedero grande fama al nome Ancillotti. Stiamo parlando della Lambretta Ancillotti Special 200 c.c. e della Lambretta Ancillotti Super Sprint 250 c.c., le quali portarono a casa dei record mondiali rispettivamente sul circuito di Monza e su quello di Elvington.

L’idea del marchio: lo scarabeo di Firenze

Ancillotti Scarab richiama l’immagine dello scarabeo sia nel nome che nel marchio figurativo.

L’idea di utilizzare lo scarabeo venne a Gualtiero nel 1967 quando, insieme ai figli, provava le moto elaborate lungo i viali che portano al parco delle Cascina a Firenze.

Nel parco si trova un edificio piramidale, la ghiacciaia de’ Medici, costruito nel 1796 da Manetti, architetto e biologo fiorentino. Il portale della piramide è sormontato da un bassorilievo raffigurante, per l’appunto, uno scarabeo con le ali spiegate.

L’immagine, ripresa e rielaborata dalla famiglia Ancillotti, divenne il marchio che noi tutti oggi conosciamo.

Ancillotti Scarab: le moto e le bici MTB

Tra gli anni Sessanta e gli Settanta le Ancillotti Scarab furono tra le moto più ricercate e desiderate dagli amanti delle due ruote.

I primi modelli furono delle elaborazioni della nota Beta Cross Special, ma ben presto Gualtiero, visto anche il notevole interesse sorto intorno alle Scarab, decise di abbandonare le elaborazioni, diventando costruttore di moto.

Negli anni ’90, Ancillotti iniziò a produrre anche biciclette MTB da Enduro e DownHill, mantenendo lo stesso nome: Ancillotti Scarab.

La Scarab EVO 29 HD, ultimo prototipo della serie, si è aggiudicata proprio quest’anno il primo posto in un Campionato Mondiale.

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