Ancillotti Motorcycles è il primo Brand di moto Made in Italy al Ministero dello Sviluppo Economico
Quando si pensa al mondo delle due ruote motorizzate, non si può non pensare a Ancillotti Motorcycles, un marchio che ha fatto la storia delle moto Made in Italy.
Con oltre 50 anni di attività alle spalle, Ancillotti Motorcycles è il primo marchio di moto e scooter iscritto nel Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale del Ministero dello Sviluppo Economico.
Ancillotti Motorcycles nel registro del MISE
Con il numero di iscrizione 126, Ancillotti Motorcycles è il primo marchio di scooter e moto iscritto al registro creato dal MISE del 2019. Stiamo parlando del Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale, istituito per dare un riconoscimento in più ai marchi che, essendo registrati da almeno cinquant’anni, hanno letteralmente scritto la storia dell’imprenditoria italiana.
L’8 Giugno 2021, grazie all’azione congiunta di 8 realtà imprenditoriali storiche, tra cui Benetton e Converse Italia, è stata costituita l’AMSI, Associazione Marchi Storici Italiani, alla quale possono iscriversi unicamente i marchi che, come Ancillotti Motorcycles, sono inclusi nel Registro Speciale dei Marchi Storici di interesse nazionale.
Le origini del brand
Per rintracciare le origini dello storico brand fiorentino di moto e scooter dobbiamo andare molto indietro nel tempo, fino agli inizi del 1900 e, più esattamente, nel 1907. Fu in quell’anno che Ernesto Ancillotti, padre di Gualtiero, aprì un’officina meccanica.
Gualtiero crebbe dunque tra i motori ed evidentemente se ne appassionò a tal punto da decidere di seguire l’esempio del padre. Fu così che nel 1938 vide la luce, nel quartiere fiorentino di San Frediano, l’officina “Specialità Moto”, dove presero vita le prime elaborazioni che resero famoso il nome della famiglia Ancillotti.
Prima toccò alle WLA Harley Davidson, le quali vennero munite dallo stesso Gualtiero di un sistema di ammortizzatori molto innovativo, in grado di rendere la guida più agevole.
Fu poi la volta di due elaborazioni della Lambretta Innocenti: la Lambretta Ancillotti Special 200 c.c. Monza e la Lambretta Ancillotti Super Sprint 250 c.c. Elvington.
La Lambretta Ancillotti Special 200 c.c. stabilì, nel 1965, uno strabiliante record mondiale di velocità di classe con partenza da fermo sul circuito di Monza, mentre la Lambretta Ancillotti Super Sprint 250 c.c. fece parlare di sé l’anno seguente. Fu infatti nel 1966 che stabilì, sul circuito di Elvington, due record ancora oggi imbattuti: il record mondiale sul chilometro con partenza da fermo e il record mondiale sul quarto miglio lanciato.
Dalle elaborazioni alla produzione
Il crescente successo e la notorietà comportarono per la piccola officina un aumento delle richieste, il quale impose qualche cambiamento.
Nel 1972 l’azienda mutò denominazione societaria, diventando la Ancillotti Motorcycles S.r.l., e aprì il suo primo stabilimento per la produzione industriale nel Chianti, a Sambuca Val di Pesa.
Qui videro la luce oltre 100 diversi modelli di moto da Enduro, Trial e Cross, con cilindrate dai 50 c.c. ai 250 c.c. Tra questi, il più noto era sicuramente lo Scarab.
Le Gialle, così erano chiamate le moto di Casa Ancillotti, furono per molto tempo le più ambite fra i giovani, soprattutto fra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta.
Nel 2009 è stato creato un nuovo modello, prodotto in soli quattro esemplari e dedicato a Gualtiero Ancillotti: la Ancillotti 125 G.A. Cross.