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ELABORAZIONI
Marchio italiano registrato alla U.I.B.M.. Affonda le sue origini nella Firenze dei primi anni del dopoguerra. Il marchio nasce con Gualtiero Ancillotti figlio di Ernesto Ancillotti che già nel 1910 aveva aperto un officina meccanica. I primi interventi di elaborazioni di moto (e che interventi!) furono subito dopo la seconda guerra Mondiale, alla fine degli anni '40, sulle iconiche moto Americane Harley Davidson. Gli Americani durante il periodo di liberazione dell’Italia dal nazi-fascismo avevano lasciato all’amata Firenze, come in altre città Italiane, molti mezzi a due ruote, soprattutto WLA Harley Davidson ormai vecchi o rotti. Gualtiero Ancillotti con il padre Ernesto elaborò con successo le Harley Davidson dotandole di soluzioni meccaniche innovative anche per quell’ epoca per rendere le moto meno rigide alla guida. Negli anni 60’ passarono con successo alle elaborazioni delle Lambrette Innocenti.
Dopo i record del Mondo di Monza del 1965 e dei due record del Mondo Elvington del 1966, furono elaborate alcune Lambrette ufficiali della Scuderia Ancillotti trasformate con i kit Ancillotti per le gare di Regolarità. I piloti ufficiali della Scuderia Ancillotti erano: Cozzi, Massai, Piero e Alberto Ancillotti. Nella foto una rara Lambretta in curva elaborata Ancillotti ufficiale della Scuderia Ancillotti, durante una gara di Endurance.
Le originali casse di legno nelle quali erano sistemati e spediti i kit di elaborazione Ancillotti per Lambrette Innocenti. Le cassette di elaborazione Ancillotti erano di tre tipi Standard con il kit Ancillotti Standard, Special con il Kit Ancillotti Special e Super Sport Special, quest’ultima ordinabile solo su prenotazione e quindi oggi quasi introvabile.
Il kit elaborazioni Ancillotti della cassetta Standard Ancillotti consentiva di potenziare e accrescere a 200 c.c. di cilindrata tutte le Lambrette Innocenti di serie a cilindro orizzontale di 125,150 e 175 c.c. di cilindrata. La cassetta Standard Ancillotti costava 30.000 Lire Italiane e consentiva di aumentare la velocità a 115 km orari. Il kit Standard di elaborazione Ancillotti comprendeva dischi della frizione con le relative molle, un cilindro elaborato con alesaggio di 66 mm, una testa con nicchia per aumentare la turbolenza, un pistone elaborato con i relativi segmenti, uno spinotto con i relativi anellini di fermo, un raccordo per carburatore 20 SHI, una serie di guarnizioni, maglie false per allungare la catena, un tendi catena rafforzato, pignoni motore a scelta da 14 a 21 denti. Per ottenere il massimo rendimento con il kit Standard Ancillotti era necessario adottare il complesso di scarico della Lambretta Special 150 e come detto prima il carburatore Dellorto SHI 20. Pochi erano i particolari che rivelavano la truccatura con il kit Ancillotti della cassetta Standard.
Una rarissima immagine della Cassetta Ancillotti “Special” che conteneva il kit di elaborazione Ancillotti per scooter Lambretta. Questa elaborazione Ancillotti portava la cilindrata dei modelli di serie degli scooters Lambretta 125 c.c., 150 c.c. e 175 c.c. a 200 c.c.. Naturalmente le elaborazioni Ancillotti per avere la massima resa erano eseguite su motori in ottime condizioni meccaniche, senza il minimo trafilaggio d’olio e di aria tanto dal lato della trasmissione che dal lato del magnete-volano. La cassetta elaborazione Ancillotti Special costava all’epoca 60.000 Lire Italiane.
Il kit di elaborazione Ancillotti della cassetta Special Ancillotti costava 60.000 Lire Italiane e permetteva di raggiungere la velocità di 130 km orari. Il kit Special di elaborazione Ancillotti comprendeva dischi della frizione con le relative molle, il cilindro elaborato con alesaggio di 66 mm, la testa con nicchia cromata per aumentare la turbolenza, il pistone elaborato con i relativi segmenti, lo spinotto con i suoi anellini di fermo, maglie false per allungare la catena, un tendicatena rafforzato, pignoni motore a scelta da 14 a 21 denti, il carburatore Dellorto modello SS 30 A con la relativa serie di guarnizioni ed un complesso di scarico brevetto Ancillotti con tubo da 49 millimetri e marmitta ad espansione Ancillotti. La marmitta Ancillotti e il raccordo di scarico potevano essere vendute dalla Ditta Ancillotti anche separate dalla cassetta Ancillotti.
L’Officina Meccanica Ancillotti di Firenze era specializzata nelle preparazioni di moto e scooters Lambretta per prestazioni agonistiche. Ancillotti aveva riunito i suoi clienti più esigenti, sportivi e modaioli sotto l’insegna della Scuderia Ancillotti. I modelli di Lambretta su cui Ancillotti poteva intervenire erano la LI 125 c.c., la LI 150 c.c. e la 175 TV della prima, seconda e terza serie. Le elaborazioni Ancillotti consistevano nel modificare la luce di scarico del cilindro verso l’interno, allargare la luce di 1,5 mm e alzare di 2 mm il lato orizzontale superiore all’inizio dello scarico.
L’introvabile terza cassetta! Il kit di elaborazione Ancillotti che portava il nome di cassetta Super Special Ancillotti era solo su richiesta per i più esigenti e spericolati piloti. Il kit Super Special portava la cilindrata della Lambretta a 250 c.c. e offriva una velocità di punta di oltre i 140 km orari. Il costo di questa versione ultra sportiva era di 90.000 Lire Italiane.
Lambretta Innocenti del 1966 elaborata Ancillotti. La Lambretta della foto è stata trasformata con il kit della cassetta Special Ancillotti. La versione Special del kit elaborazione Ancillotti si distingue dalla versione del kit Standard Ancillotti per la voluminosa marmitta e per la sella ribassata di tipo sportivo prodotta anche questa dalla Ditta Ancillotti. Venduta separatamente dal kit cassetta Special Ancillotti.
Particolare del lato destro senza carena della Lambretta Innocenti del 1966 elaborata Ancillotti con il kit di elaborazione della cassetta Special Ancillotti. Si noti l’ingombrante marmitta Ancillotti e la sella di tipo sportivo con la posizione di guida abbassata di qualche centimetro rispetto a quella di serie fornita dalla Casa madre Innocenti a tutto vantaggio della penetrazione dell’aria, senza però comprometterne la comodità.
Lambretta Innocenti del 1966 elaborata Ancillotti. E’ la versione trasformata con il kit della cassetta Special Ancillotti riconoscibile a colpo d’occhio per la finestrella sulla fiancata sinistra ritagliata per far respirare meglio il tremendo carburatore Dellorto SS da 30 mm. La cilindrata dell’esemplare in foto era portata fino a 200 c.c..
Particolare del lato sinistro senza la carena della Lambretta Innocenti del 1966 elaborata Ancillotti con il kit di elaborazione della cassetta Special Ancillotti. Si noti il grosso carburatore Dellorto SS di 30 mm. Una curiosità: per facilitare l’avviamento a freddo della Lambretta elaborata Ancillotti bastava tappare per un attimo la bocca del carburatore con le mani o forse meglio con uno straccio in modo da arricchire la miscela.
Marmitta a espansione elaborata Ancillotti per i kit di elaborazione della cassetta Special Ancillotti e Super Special Ancillotti. Sono evidenti le dimensioni più voluminose rispetto alle originali marmitte di serie della Casa madre Innocenti. Era ordinabile alla Ditta Ancillotti anche separatamente dai kit di elaborazione.
Sella per la Lambretta Elaborata Ancillotti venduta con i kit della cassetta Special Ancillotti e Super Special Ancillotti. Molti furono gli ordini soprattutto dall’Inghilterra e dalla Germania tanto che la Ditta Ancillotti decise di venderla anche separatamente dai kit di elaborazione. Era oramai diventata un vero e proprio oggetto di culto per tutti i Lambrettisti, un oggetto a un certo momento quasi introvabile. Ancillotti per le Lambrette era diventato la massima espressione di sportività. Rispetto alla sella originale di serie fornita dall’Innocenti, la sella Ancillotti era più sportiva e assecondando la posizione di guida più ribassata era più accattivante e aggressiva. La sella Ancillotti costava all’epoca 32.500 Lire Italiane.
"Che <<Bombe>> le Lambretta-Ancillotti!" Un bel servizio sulla rivista Motociclismo del 1968, pagine 62 e 63, dove si descrivono in modo dettagliato le varie elaborazioni che la Ditta Ancillotti di Firenze eseguiva sulle Lambrette Innocenti e come le cassette di trasformazione dei Fiorentini Ancillotti, specializzati ormai da vari anni e con brillanti risultati in campo agonistico nella truccatura degli scooter Innocenti andassero a ruba.
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