HARLEY DAVIDSON
Uno strano incontro! Così è accaduto anche nella storia motociclistica del blasonato marchio Americano Harley Davidson. Era il lontano 1945 ed era appena terminata la Seconda Guerra Mondiale. Firenze, come altre città Italiane, era stata liberata dagli alleati Americani sbarcati in Italia alcuni anni prima. In questo nuovo scenario, Gualtiero Ancillotti ebbe la brillante idea di elaborare le moto che gli Americani avevano abbandonato a Firenze, le vecchie W.L.A. famose Harley Davidson. Gualtiero Ancillotti aveva inventato l’antenato del sistema di ammortizzazione Pro Link. Questo brevetto, Gualtiero Ancillotti, lo propose negli Stati Uniti D’America alla Casa motociclistica Harley Davidson. Di tutto conto, la Società Harley Davidson, gli rispose che non era interessata a questo nuovo sistema di sospensione. "Arrivederci e grazie!" fù questa in breve la risposta di Harley Davidson ad Ancillotti. Un anno dopo questo innovativo sistema di sospensione fu installato, guarda caso, su tutte le nuove moto prodotte da Harley Davidson.
Un’immagine di moto W.L.A., le famose Harley Davidson, appena elaborate da Gualtiero Ancillotti. La foto immortala le moto sul marciapiede dell’Officina Meccanica G. Ancillotti, in Via Santa Monaca, nel Centro Storico di Firenze, nell'antico Quartiere di San Frediano. La modifica Ancillotti sulle moto Harley Davidson, consisteva in un innovativo sistema anche per l’epoca, di ammortizzazione, che rendeva più morbide le sospensioni della rigida e ingombrante Harley, aumentandone notevolmente la maneggevolezza e la guidabilità. Come mai c’erano tutte queste moto Harley Davidson a Firenze? Dopo che fù trasferita la Capitale d’Italia nel 1870, da Firenze a Roma, in città rimasero le rappresentanze consolari e fù questo il motivo per cui a Firenze arrivò il primo rivenditore ufficiale di Harley Davidson. Nel 1925 le moto Harley Davidson diventarono le moto di ordinanza dei Vigili Urbani di Firenze. Le varie case motociclistiche Italiane, prima tra tutta la Guzzi, non contente di questa situazione fecero pressione sulle autorità competenti per far cambiare il regolamento delle gare di bando. Così da escludere, di fatto, la Casa motociclistica americana dalle assegnazioni. La rappresentante ufficiale Harley Davidson passando al contrattacco, decise in seguito all’esclusione e per farsi pubblicità, di fare un prezzo stracciato alla Polizia Municipale di Firenze per l’acquisto di moto Harley Davidson di cilindrate 1000 c.c. e 1200 c.c.. Le moto erano allestite con il cambio a mano a tre marce, la frizione era a pedale ed erano dotate solo del freno posteriore.