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STORIA
Correva l’anno 1967, quando Gualtiero Ancillotti con i figli Alberto e Piero, provavano le elaborazioni fatte sui primi scooter e sulle prime moto sul Viale delle Cascine a Firenze. Partivano di buon ora dall’Officina di Via Santa Monaca al 6/8 rosso, di quà d’Arno, nel Quartiere di San Frediano, attraversavano il Ponte alla Carraia e tiravano dritto verso le Pavoniere costeggiando il Lungarno delle Cascine. Su quel vialone del Circuito delle Pavoniere, gli Ancillotti portavano a tutto gas gli scooters e le moto da loro elaborate testandone le prestazioni. Proprio su quel lungo viale diritto, durante una calda giornata estiva a fare in sù e in giù, si fermarono all’ombra della Piramide dei Medici, l’antica ghiacciaia fatta costruire nel 1796 su progetto di Giuseppe Manetti. A tutti cadde l’occhio sul portale della Piramide, dove c’era e c’è ancora oggi scolpito in bassorilievo un grande scarabeo ad ali aperte, proprio lo scarabeo che sarà scelto dagli Ancillotti per rappresentare il loro Marchio in tutto il mondo.
Particolare del portale d’ingresso in pietra arenaria della Piramide delle Cascine di Firenze alle Pavoniere, l’antica ghiacciaia risalente al 1796. Fu amore a prima vista tra gli Ancillotti e quello scarabeo con le ali spiegate di 200 anni prima. Chi l’avrebbe mai pensato che la Famiglia Ancillotti avrebbe eseguito quello che oggi si chiamerebbe un moderno restyling dello scarabeo e lo avrebbe rifatto volare un rimodernato sulle loro moto in tutto il mondo! Le cose più importanti a volte nascono per casualità, diciamo pure che questa casualità ha portato fortuna a una delle più blasonate Case Motociclistiche da cross italiane.
Ernesto Ancillotti, il capostipite di Casa Ancillotti, fondò nel lontano 1907 una bottega di riparazioni meccaniche la Ditta Ancillotti Meccanica. Il figlio di Ernesto, Gualtiero, seguendo le orme paterne aprì nel 1938 l’officina di costruzioni moto G. Ancillotti. In questa immagine dell’epoca Gualtiero Ancillotti è in posa davanti all’uscio della sua officina. Da questo piccolo fondo di Via Santa Monaca nel cuore del Centro Storico di Firenze, nell'operoso Quartiere di San Frediano, gli Ancillotti entrarono nella storia con le loro famose elaborazioni. Tra le più famose elaborazioni dalla Scuderia Ancillotti ci sono: la Lambretta Ancillotti 200 c.c. del record di Monza del 1965 e la più blasonata Lambretta Ancillotti Special 250 c.c. dei due record del Mondo di Elvington in Inghilterra del 1966, oggi considerata il Santo Graal delle Lambrette. L’officina G. Ancillotti era specializzata oltre che nell'elaborazione di scooter, anche nelle elaborazioni di moto da corsa. E’ da qui che la G. Ancillotti iniziò a progettare e a costruire la sua prima moto su base di una Beta Camoscio 50 c.c.. La Ditta G. Ancillotti da lì a poco si trasformò nella Società G. Ancillotti e F. dove la "F." sta per Figli, i figli erano Alberto e Piero Ancillotti che in quegli anni erano poco più che ventenni.
Una foto di oggi degli sporti 6/8 Rosso di Via Santa Monaca a Firenze, dove per decenni era stato il regno indiscusso della Famiglia Ancillotti, i più famosi elaboratori di moto e scooter della Toscana e non solo. Dove molti anni fa c’era l’Officina Meccanica Costruzioni Moto G. Ancillotti, oggi ci sono le vetrine della grande catena di supermercati Conad. L’Officina Meccanica Elaborazioni G. Ancillotti - specialità moto, chiuse i battenti alla fine degli anni '60, per trasferirsi definitivamente nei nuovi stabilimenti industriali di Sambuca Val di Pesa, nel cuore del Chianti, a pochi chilometri da Firenze.
Un dépliant originale dell’epoca, dove sono raffigurati i nuovi stabilimenti industriali Ancillotti, a Sambuca Val di Pesa, in Via delle Gore. Era il 1972 quando gli Ancillotti con la Società G. Ancillotti e F., dove "F." sta per Figli, Alberto e Piero, cominciarono la loro nuova avventura nel settore motociclistico. Nella nuova fabbrica di Sambuca, dotata di catena di montaggio, iniziarono la produzione di moto: da enduro, cross, competizione, regolarità, trial e ciclomotori. Poco dopo la Società G. Ancillotti e F. con l’aumento degli ordini si trasformarono in una Società di Capitali, la Ancillotti Motorcycles S.r.l..
Un'immagine della metà degli anni '70 dell’interno del nuovo stabilimento industriale Ancillotti di Via delle Gore a Sambuca Val di Pesa, in particolare la catena di montaggio delle moto e la linea di produzione. La moto Ancillotti era diventata l'oggetto dei desideri di tutti i ragazzi di quell'epoca e il colore giallo era diventato il giallo Ancillotti.
Una fotografia di oggi dei capannoni di Sambuca Val di Pesa dell'Ancillotti Motorcycles S.r.l. dove fino al 1986 si producevano le Gialle Ancillotti. Dal 1968 al 1986, in poco meno di un ventennio, da questo stabilimento di 1500 metri quadrati uscirono più di 35.000 moto. I modelli di moto costruiti dalla Casa Motociclistica Ancillotti furono più di 90, divisi tra: moto da enduro, moto da cross, moto da competizione, moto da regolarità, moto da trial e ciclomotori. Lo stabilimento chiuse i battenti, un po' per il periodo di crisi, un po' per l’entrata in forza sul mercato Italiano ed Europeo delle Case motociclistiche Giapponesi come: Suzuki, Yamaha e Honda.
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