Ancillotti Scarab, il marchio storico entrato nel registro del ministero dello sviluppo economico
Quando si parla di Ancillotti Scarab non si può fare a meno di pensare alle moto che, negli anni Sessanta e Settanta, tantissimi giovani sognavano di possedere.
Scarab sono però anche le performanti biciclette MTB da Downhill e Freeride prodotte dalla fine degli anni Ottanta a oggi.
Certo, perché Ancillotti è un brand storico con una lunga e vincente storia alle spalle, e ha fatto in tutti i sensi la storia delle due ruote Made in Italy.
Ancillotti Scarab nel Registro Speciale dei Marchi Storici del MISE
Ancillotti Scarab è dunque un marchio storico. A dirlo non siamo noi, ma il MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico, il quale lo ha inserito nel Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale con il numero 128.
L’iscrizione al registro è consentita unicamente ai marchi registrati da almeno cinquant’anni con la stessa denominazione.
I marchi registrati possono utilizzare il “Marchio Storico di Interesse Nazionale”, raffigurante un’immagine stilizzata dell’Italia; in più, hanno la possibilità iscriversi all’Amsi, l’Associazione Italiana dei Marchi Storici fondata nel mese di Giugno 2021 da 8 grandi marchi, tra cui Inghirami, Antinori e Benetton.
Ancillotti Scarab non è solo iscritto al Registro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale, ma è il primo marchio italiano di moto e biciclette ad essere entrato a far parte di questo importante registro.
Lo scarabeo di Firenze
Ancillotti Scarab richiama lo scarabeo non solo nel nome, ma anche nel marchio figurativo.
L’idea venne a Gualtiero Ancillotti nel 1967 quando, insieme ai due figli, provava le moto elaborate lungo Viale delle Cascine. Nell’omonimo parco si trova un edificio a forma di piramide, la Ghiacciaia de’ Medici, risalente al 1796.
Al di sopra del portale di questo particolare edificio si trova il bassorilievo di uno scarabeo volante con le ali spiegate.
La storia del brand
La storia del brand Ancillotti ha inizio nel 1907, quando Ernesto Ancillotti, padre di Gualtiero, aprì la prima officina meccanica. Nel 1938 Gualtiero decise di portare avanti la passione di famiglia e aprì, nel quartiere di San Frediano a Firenze, un’officina di elaborazioni, la Ancillotti Elaborazioni Specialità Moto.
Tra le prime modifiche che fecero conoscere il nome di Ancillotti vi furono quelle apportate alle Harley Davidson WLA. Gualtiero, con il suo grande ingegno, modificò le sospensioni, rendendo la guida più agevole grazie a un interessante sistema di ammortizzazione.
I primi grandi successi giunsero, tra il 1965 e il 1966, con le elaborazioni della Lambretta Innocenti. Due modelli in particolare, la Lambretta Ancillotti Special 200 c.c. E la Lambretta Ancillotti Super Sprint 250 c.c., stabilirono importanti Records Mondiali rispettivamente sul circuito di Monza e su quello di Elvington, ad oggi ancora imbattuti.
Le Scarab
Successiva elaborazione di grande successo fu la “Scarab”. I primissimi modelli nacquero nel 1968 dall’elaborazione della Beta Cross Special, ma in breve tempo Gualtiero decise di passare dalle semplici elaborazioni alla costruzione di moto complete.
Nel 1972 aprì a Sambuca Val di Pesa uno stabilimento per la produzione industriale di moto da Enduro, Cross e Fuoristrada.
Tra gli anni ’60 e gli anni ’70, le Scarab di casa Ancillotti furono tra le moto più amate e desiderate dai giovani.
Alla fine degli anni ’80 Ancillotti inizia una nuova avventura, dedicandosi anche alla produzione di bici da competizione. Tra queste troviamo le Scarab MTB da Enduro e DownHill.
Tra gli ultimi modelli la Ancillotti Scarab EVO 29 e l’ultimissimo prototipo, la Scarab EVO 29 DH, vincitrice, nel 2021, di un Campionato Mondiale con Sophie Riva della Ancillotti Factory Team.